Quando ai manager si chiede perché usano i consulenti, le loro risposte – di solito – si accentrano su tre fattori:
- le competenze che i consulenti offrono;
- il loro punto di vista indipendente;
- le risorse fornite
Ecco le risposte più significative che abbiamo trovato in rete, ascoltato al telefono, letto in e-mail e avuto direttamente parlando a tu per tu con gli interessati.
La competenza
- “Siamo in grado di attingere a competenze e conoscenze al di fuori della competenza del nostro personale“
- “Sono specialisti nel loro settore e si concentrano direttamente sul lavoro. Ciò significa che possono ottenere risultati in modo più efficiente di quanto potremmo noi“
- “Stiamo affrontando una situazione difficile mai affrontata prima ed eravamo incerti sul da farsi. Abbiamo preferito rivolgerci a un professionista e avvalerci della sua vasta esperienza“
- “La ristrutturazione aziendale è stata molto profonda e c’era il rischio di non arrivare da nessuna parte. Ci siamo accorti che ci stavamo ponendo le domande sbagliate, e il consulente ci ha aiutato ad andare alla radice del problema. Alla fine abbiamo trovato la nostra soluzione, ma con il suo aiuto“
- “Sapevamo che l’azienda doveva cambiare, e sapevamo dove volevamo andare, ma non sapevamo il modo migliore per arrivarci“
- “I rischi di prendere le decisioni sbagliate o di acquistare attrezzature non adatte erano così enormi che abbiamo preferito ricorrere ai consigli di un esperto“
- “Vedevamo e percorrevamo sempre solo le solite strade, incapaci di trovare una nuova vision. I consulenti hanno giocato un ruolo fondamentale nel facilitare i cambiamenti al nostro interno e nel motivare tutto il team“
- “Conoscevano tutte le buone pratiche del nostro settore e ci hanno messo in grado di non sprecare più tempo inventando la famosa ruota che era già stata progettata altrove“
- “Quando i consulenti lavorano a fianco dei nostri dipendenti possono contribuire ad affinare le loro capacità nelle aree specialistiche, con un trasferimento definitivo di conoscenze e con un’aggiunta di valore alla nostra attività“
- “Le tecnologie si muovono molto velocemente nel nostro settore. Il consulente ci mantiene al passo facendoci sviluppare nuovi processi e consigliandoci nuove aree di sviluppo“
- “Siamo rimasti colpiti dalla gamma di dati provenienti da ricerche di mercato che i nostri consulenti avevano a disposizione. Senza di loro non avremmo avuto accesso a tali informazioni se non in modo molto complesso e costoso“
Il punto di vista indipendente
- “Abbiamo scelto di lavorare con un consulente per avere un punto di vista indipendente. A volte, infatti, siamo troppo vicini a un problema per vederlo nella giusta prospettiva e non cogliamo aspetti che sono evidenti a chi guarda la problematica dall’esterno“
- “I consulenti possono svolgere un ruolo prezioso come ponte tra i diversi interessi, spesso contrastanti, dei dipartimenti aziendali. Tra l’altro, la gente parla più apertamente con un esterno di quanto farebbe con noi”
Le risorse
- “A causa dei tagli recenti, le pressioni sul nostro personale stanno diventano particolarmente intense. Ognuno di noi è così oberato di lavoro che non può davvero rispondere ad esigenze improvvise o risolvere problemi inaspettati. È in questi casi che i consulenti si rendono disponibili e risultano preziosi perché possono concentrarsi sulle problematiche mentre noi smaltiamo il lavoro di tutti i giorni“
- “Grazie all’aiuto del consulente, il nostro management è libero di concentrarsi sulle questioni strategiche“
- “E’ la nostra politica: se non si ritiene strategica un’attività, ciò che la riguarda viene esternalizzato“
- “E’ più conveniente utilizzare un consulente per il lavoro a breve termine: è specializzato e non incide per sempre sul nostro libro paga“
- “Abbiamo risparmiato utilizzando i consulenti. Con loro le tempistiche di un lavoro si concordano e, tendenzialmente, si accorciano e non siamo legati ai costi di un dipendente adeguatamente formato“
Riassumendo
Provando a riassumere i vantaggi legati ai consulenti citati da manager e imprenditori, abbiamo uno schema di questo tipo:
- competenze specifiche, spesso non comprese nel DNA dell’organizzazione
- vasta esperienza
- conoscenza specifica del settore
- maggiore focus sul problema
- conoscenza delle best practice
- capacità di facilitare il processo di cambiamento
- identificazione chiara delle problematiche
- trasferimento di conoscenza all’interno dell’organizzazione
- accesso a dati derivanti da ricerche specifiche
- imparzialità
- analisi approfondita
- mediazione tra interessi diversi all’interno dell’azienda
- possibilità di gestire un’attività senza assumere qualcuno per quello scopo
- risparmio di risorse
Voi cosa ne pensate?
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