Il decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145 (“decreto destinazione Italia”), convertito in Legge 21 febbraio 2014, n. 9, prevede delle novità in materia di salute e sicurezza sul lavoro, relative agli interventi per contrastare il lavoro nero e irregolare.
Le misure di contrasto al lavoro sommerso ed irregolare riguardano l’aumento del 30% degli importi della maxi sanzione per lavoro nero e delle somme aggiuntive dovute per la sospensione dell’attività imprenditoriale. L’importo della maxi sanzione, a partire dal 24 dicembre 2013, passa a € 1.950 ed a € 15.600 euro, mentre la somma aggiuntiva di 150 euro a giornata sale a € 195. L’importo della c.d. “mini maxi sanzione” passa invece a € 1.300 ed a € 10.400 euro, mentre la somma aggiuntiva di € 30 euro a giornata arriva a € 39.
Vengono aumentate anche le somme aggiuntive dovute in caso di sospensione dell’attività imprenditoriale, che di per sé non costituiscono sanzioni amministrative secondo la previsioni di legge ma sono legate alla riapertura dell’attività e alla regolarizzazione delle situazioni che hanno portato alla chiusura dell’attività. Tale importo sale a € 1.950, mentre per le inadempienze gravi e reiterate in materia di tutela di salute e sicurezza sul lavoro l’importo è aumentato da € 2.500 a € 3.250.
A partire dal 24 dicembre 2013 sono raddoppiate le sanzioni che riguardano il mancato rispetto della norme sulla durata massima del lavoro settimanale e i riposi giornalieri e settimanali, ad eccezione della materia delle ferie sono decuplicate.
Gli incrementi derivanti dalle nuove sanzioni saranno utilizzati per finanziare le misure di natura organizzativa in materia di contrasto al lavoro nero e irregolare, nonché le attività di prevenzione e promozione in materia di salute e sicurezza effettuate dalle Direzioni territoriali del Lavoro, le missioni del personale ispettivo, l’uso del mezzo proprio nel rispetto del criterio di economicità e miglioramento del servizio.
Sono previsti inoltre:
- l’aumento delle rendite ai superstiti per deceduti sul lavoro
- l’incremento dell’indennizzo per danno biologico
Seguici su