Le novità agevolative 2020 per l’avvio di nuove imprese

La prima novità del 2020 che vogliamo segnalarvi è l’ampliamento dei limiti di eta’ e territoriali della misura “ resto al sud”.

RESTO AL SUD 

Infatti le agevolazioni saranno rivolte agli under 46 residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017.

Inoltre, se la sede del programma d’investimento sarà in uno dei 24 Comuni che ha registrato una percentuale di edifici dichiarati inagibili superiore al 50%, non sarà previsto alcun limite di età per i beneficiari.

Sono ammissibili le spese per

a) Opere edili per interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria

b) Macchinari impianti e attrezzature nuovi di fabbrica;

c) Programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC);

d) Spese relative al capitale circolante.

L’agevolazione prevista è pari ad un massimo di 50.000 euro per ogni richiedente avente i requisiti di ammissibilità fino ad un massimo di 4 beneficiari, ovvero 200.000 euro.

Il finanziamento è così articolato:

A) 35% contributo a fondo perduto;

B) 65% sotto forma di un finanziamento bancario assistito da un contributo in conto interessi.

NUOVE IMPRESE A TASSO 0

La seconda novità riguarda Nuove imprese a tasso 0, di cui vi abbiamo parlato nell’articolo precedente e a cui vi rimandiamo per approfondimenti. (cliccando qui).

In sintesi, le novità riguardano l’ampliamento della platea dei beneficiari ( imprese costituite da non più di 60 mesi anziché solo 12) e l’aumento della quota e dell’importo del finanziamento in caso di imprese con più di 36 mesi e meno di 60 mesi, pari al 90% della spesa (anziché il 75% previsto per le start up con meno di 36 mesi) fino ad un massimo di 3.000.000 di euro. L’ultima novità riguarda la durata del mutuo che passa da 8 a 10 anni.

SMART E START

La terza novità riguarda invece lo strumento “ smart & start” di Invitalia.

Smart e start, vi ricordiamo, sostiene la nascita e la crescita delle start-up innovative ad alto contenuto tecnologico.

L’agevolazione è concessa, su tutto il territorio nazionale, al fine di stimolare e promuovere una nuova cultura imprenditoriale legata all’economia digitale, valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica, e incoraggiare il rientro dei «cervelli» dall’estero.

Le principali novità riguardano i seguenti aspetti:

  • la possibilità di accedere all’agevolazione anche per le società costituite da non più di 60 mesi (invece che 48);
  • l’ammissione a finanziamento delle spese di marketing e web marketing;
  • l’introduzione dei marchi tra le spese ammissibili (oltre a licenze e brevetti);
  • nuove modalità di rendicontazione;
  • il rinvio della dimostrazione dell’iscrizione al Registro delle Startup innovative, per i team di persone, alla prima erogazione

L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero, ovvero senza interessi, di importo pari all’80% delle spese ammissibili, con una durata massima di 10 anni.

L’importo del finanziamento agevolato è maggiorato fino al 90% nel caso in cui la la start up, alla data di presentazione della domanda, sia:

  • Interamente costituita da giovani sotto i 36 anni
  • Interamente costituita da donne, o sia impresa femminile
  • Presenti in organico una figura con la qualifica di dottore di ricerca da non più di 6 anni

L’incentivo prevede anche un contributo a fondo perduto pari al 30% del finanziamento richiesto per le startup innovative localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Questo contributo potrà essere utilizzato soltanto per diminuire la quota di finanziamento agevolato da restituire, che di conseguenza risulterà pari al 70%.

BANDO POR FESR REGIONE ABRUZZO

La quarta ed ultima novità riguarda la misura prevista dal programma POR FESR Regione Abruzzo. L’asse 3 dello stesso infatti prevede un intervento di misura agevolata per la creazione di nuove imprese, che dovrebbe prevedere una quota di prestito a tasso 0 e una quota a fondo perduto.

Attualmente, la misura non è ancora operativa ma sono presenti gli indirizzi e obiettivi della stessa nel Programma Operativo Regionale.

 

 

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